ID: 34
Duca Leto Atreides
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Lettera del Duca Leto Atreides al tribunale militare
A tutti gli interessati:
Non tornerò sui dettagli della cattiva condotta del tenente Tighe Skorda. Sono già stati documentati, con precisione e accortezza, durante il procedimento. Voglio invece discutere del carattere dell'imputato. La sua passata lealtà e la sua condotta recente sono aspetti distinti: l'una non nega l'altra. Tuttavia, spero che gettare uno sguardo alla prima fornirà un utile contesto alla seconda.

Il tenente Skorda si è distinto nel corso del suo servizio. Ha rispettato il suo giuramento alla mia Casa e alla mia famiglia, pagando con il proprio sangue tanta fedeltà. Le cicatrici sul suo corpo sono una certificazione legittima quanto qualsiasi documento legale. Considero sacra una simile lealtà, e vi chiedo di tenerne conto mentre giudicherete con giustizia il tenente Tighe Skorda.

In fede,

Duca Leto Atreides
Dal diario di Ariste Atreides
L'universo conosce Leto Atreides come Duca, come regnante imparziale e compassionevole, così popolare tra le Case del Landsraad da suscitare gelosia ai livelli più alti e pericolosi del potere. Io lo conosco anche come padre. Ultimamente ho riflettuto in particolare su due cose che mi ha detto.

Durante il periodo di apprensione appena prima del nostro arrivo ad Arrakis, mi disse: "Una persona ha bisogno di nuove esperienze. Esperienze che gli restino dentro, arricchendolo, e gli consentano di crescere. Senza cambiamenti qualcosa si addormenta dentro di noi e raramente si sveglia. Il dormiente deve svegliarsi".

Quando ero molto più giovane, mentre ero in preda a un qualche terrore insignificante, mi disse: "Dopo che hai esplorato una paura, questa diventa meno spaventosa. In parte, il coraggio si ottiene ampliando le nostre conoscenze".

Questa frase mi ha condotta su un percorso che continua ancora oggi: la ricerca della conoscenza, una conoscenza così totale da spazzare via ogni paura.


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